Martedรฌ 11 giugno - ore 19:00
Giardino del CSA Sisma
Al termine dell'incontro aperitivo
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incontro/dibattito con
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(Ricercatrice Uni Ca’ Foscari / Universitร di Davis, California)
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(Ricercatore Indipendente)
La barbarie genocida dell'esercito israeliano non sembra porsi limite: 70.000 tonnellate di bombe contro la Striscia di Gaza e la sua popolazione, solo dallo scorso ottobre. Oltre il doppio dei bombardamenti stimati su Dresda, Amburgo e Londra nella Seconda Guerra Mondiale, in un'area di soli 375 kmq.
Ma pur sotto minaccia di sterminio, in mezzo a morte, distruzione, fame, le forze di resistenza e il popolo palestinese non soccombono.
Come non si ferma e continua a crescere in tutto il mondo il movimento di solidarietร a questa resistenza.
Fino ad alcuni mesi fa nessuno avrebbe considerato possibile tornare a porre al centro dell'agenda mondiale la 'lotta di liberazione palestinese'. Nessuno avrebbe immaginato di ritrovarsi di fronte a una nuova 'ondata studentesca globale'.
Oggi sia il racconto mainstream che la politica estera occidentale, entrambe complici del genocidio, sono costrette a misurarsi sulle contraddizioni aperte dalle lotte che, dai territori occupati palestinesi fino all’universitร della nostra cittร , rivendicano una Palestina libera e guardano a una prospettiva di superamento di un sistema di sfruttamento capitalista e (neo)coloniale.
Un incontro per riflettere collettivamente sulle traiettorie del movimento in solidarietร con la causa palestinese, sulle capacitร di piegare la narrazione e di incidere sul piano dei rapporti di forza internazionali.
“Non saranno certo la Corte penale internazionale, la comunitร internazionale, l’Onu o i potenti del mondo a liberare la Palestina, ma la mobilitazione popolare. Il movimento studentesco sta diventando il simbolo di una consapevolezza di massa e della critica di un sistema che non รจ piรน sostenibile. Credo che, in un certo senso, sia la Palestina che sta liberando il mondo, mostrandone il marcio.
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