DECRETO LEGGE SALVINI: le modifiche alla normativa in materia di immigrazione e asilo introdotte dal DL n. 113/2018 ed i riflessi sulle prassi applicative e le interpretazioni giurisprudenziali successive alla riforma Minniti
10 NOVEMBRE, MANIFESTAZIONE NAZIONALE: "UNITI E SOLIDALI CONTRO IL GOVERNO, IL RAZZISMO E IL DECRETO SALVINI"
ORE 14 PIAZZA DELLA REPUBBLICA - ROMA ________________________________________
PARTENZE DALLE MARCHE I Centri Sociali delle Marche organizzano la partecipazione.
Prenota un posto sui pullman in partenza da ogni città: - FANO 3351795418 - SENIGALLIA 3294828108 - ANCONA 3384030997 - 3398102187 - JESI 3381104845 - 3347997546 - FABRIANO 3333945316 - MACERATA 3349137840 - CIVITANOVA MARCHE 3333645803 - PORTO SAN GIORGIO 3336179662
Per info: info@glomeda.org
"UNITI E SOLIDALI CONTRO IL GOVERNO, IL RAZZISMO E IL DECRETO SALVINI"
È il momento di reagire, mobilitarsi e unirsi contro gli attacchi del governo, a cui Minniti ha aperto la strada, contro l’escalation razzista e il decreto Salvini che attacca la libertà di tutte e tutti.
- Per il ritiro immediato del Decreto immigrazione e sicurezza varato dal governo. No al disegno di legge Pillon. - Accoglienza e regolarizzazione per tutti e tutte. - Solidarietà e libertà per Mimmo Lucano! Giù le mani da Riace e dalle ONG. - Contro l’esclusione sociale. - No ai respingimenti, alle espulsioni, agli sgomberi. - Contro il razzismo dilagante, la minaccia fascista, la violenza sulle donne, l’omofobia e ogni tipo di discriminazione.
Per queste ragioni convochiamo una MANIFESTAZIONE NAZIONALE pacifica, solidale, accogliente e plurale per sabato 10 novembre a Roma.
Vi aspettiamo sabato 23 giugno per la nostra consueta cena sociale nel giardino del csa SISMA
MENU DELLA CENA
ANTIPASTO Caprese dei Sibillini: ciauscolo e pecorino da produttori bio delle zone colpite dal terremoto PRIMOPasta con zucchine, zafferano (Az. Agr. Delizie dei Fratelli Angeli) e ricotta (Azienda Agricola Scolastici) SECONDO Grigliata mista con insalata
VEG ANTIPASTO Insalata di legumi e bruschetta con crema di zucchine al Varnelli PRIMOPasta con zucchine, zafferano (Az. Agr. Delizie dei Fratelli Angeli) e ricotta (Azienda Agricola Scolastici) SECONDO Verdure grigliate e bruschette di paté di ricotta salata e lenticchia
Giovedì 24 e venerdì 25 maggio doppio appuntamento a Macerata con #SiAmoAfrin la campagna globale di raccolta fondi per il popolo di Afrin in fuga dall'enclave del Kurdistan siriano a seguito dell'operazione “Ramoscello d’Ulivo”, lanciata da Erdogan a gennaio.
“Io vi invito ad essere la montagna”, con questo invito lanciato da Karim Franceschi si è concluso l’incontro “No friends but the mountains", non a caso abbiamo voluto iniziare dalla fine per raccontarvi questo appuntamento che si è tenuto il 25 aprile 2018 nella Sala Mirionima in Piazza della Libertà a Macerata. La stessa città che il 3 febbraio ha visto l’attentatore fascista Traini sparare a persone di origine africana, la stessa che ha vissuto l’imponente risposta dei “Movimenti contro ogni fascismo e razzismo” che ha portato per le strade di Macerata trentamila persone il 10 febbraio.
Questo appuntamento è nato dalla volontà di unire, in occasione della Festa di Liberazione, tre storie di Resistenza diverse tra di loro sia nel tempo che nello spazio. Storie che potessero parlare e parlarci però il linguaggio comune di chi 73 anni fa come ora lotta per la libertà e per un mondo in cui i confini non siano luoghi di morte e giustificazione per la sopraffazione dell’uomo sull’uomo.
Il filo comune che lega i personaggi, i luoghi e la storia delle tre lotte lotte per la libertà che andrete ad ascoltare è la montagna. La montagna non solo come luogo fisico quindi, ma anche, lo scopriremo proprio dalle parole di Karim, come spirito collettivo.
Nell’audio che segue, accompagnato da foto della giornata, effettueremo un viaggio che dalle montagne del maceratese ci porterà alle alture del Kurdistan (da cui abbiamo preso a prestito il motto che ha dato il nome all'incontro), passando per le Alpi.
Le nostre guide saranno:
Luigi D’Alife, regista, video maker e militante del Centro Sociale Gabrio di Torino, che ha seguito fin dall’inizio la situazione al confine italo francese nell’Alta Valsusa.
Shukri Aden Shire, figlia di Aden Shire Giama, Partigiano somalo nel “Battaglione Mario”, sul Monte San Vicino. Introdotta da Matteo Petracci, che “ha disseppellito quest’ascia di guerra” qualche anno fa e che ci aiuterà a contestualizzare la storia dei “Partigiani d’Oltremare”.
Karim Franceschi, ex comandante YPG. Buon ascolto e buona visione.
Il 10 marzo si avvicina e vogliamo fornire alcune indicazioni per agevolare la partecipazione di tutt*.
L’assemblea si terrà presso l’Auditorium della Mole Vanvitelliana (https://goo.gl/maps/mfXFEqjGEN92). Per parcheggi, eventuali transfer dalla stazione FS, info sulle strutture per il pernottamento o altre indicazioni in merito alla raggiungibilità potrete contattare i numeri indicati in calce a questo testo. All’interno della struttura sarà allestito un punto ristoro, dove poter pranzare, aperto per tutta la durata dell’assemblea.
Nell’auditorium sarà riservato uno spazio per le testate giornalistiche di movimento che saranno presenti - è possibile confermare la presenza scrivendo a assemblea10marzo@inventati.org.
L’atteggiamento di chi parla del 4 marzo come di un "fascismo che non sfonda" sembra molto simile a quello di chi liquida il global warming con “ma quale riscaldamento globale, questo weekend è stato freddissimo!”.
Macerata chiama a raccolta tutte le città, vicine e lontane!
A tutte le donne e a tutti gli uomini che hanno percorso le vie della nostra città il 10 Febbraio, con determinazione e forza,
A tutte le donne e a tutti gli uomini che avrebbero voluto esserci ma che non hanno potuto,
A tutte le donne e a tutti gli uomini che hanno sentito il bisogno di camminare insieme, attraversando strade e piazze di tante città, per dire NO AL FASCISMO, NO AL RAZZISMO, NO AL SESSISMO.
A tutte le donne e a tutti gli uomini che credono si possano trasmettere la forza, l'entusiasmo e la radicalità delle piazze di queste settimane ai temi della libertà e della giustizia sociale, per tornare ad immaginare insieme un futuro lontano dalle distopie degli ultimi anni.
Il 20 e 21 gennaio scorsi abbiamo tenuto al CSA
Sisma il laboratorio Raccontare i venti, “due giorni di esperimenti narrativi
intorno a documenti d’archivio”. Nel corso del laboratorio, a cura di Wu Ming
2, siamo partiti da fonti provenienti dalla ventennale storia del Centro
sociale Sisma per parlare di narrazioni, immaginario, fonti d’archivio, storie
collettive.
10 marzo, Ancona - Assemblea nazionale unitaria di movimento Sono passati pochi giorni da quando la mano armata di un
neo-fascista ha sparato all'impazzata nelle vie di una nostra città alla
ricerca delle sue vittime “di razza”. Sono passati pochi giorni da quando
migliaia di persone hanno deciso che ad ogni costo il silenzio e le ritualità
andavano frantumati, che il clima di complicità con quel gesto infame e
l'arroganza di un potere convinto di poter imporre i suoi diktat andavano rovesciati.
Sabato a Macerata si è scritta una delle pagine più importanti della storia della democrazia reale in questo paese: in un piccolo capoluogo di provincia, in una città scossa dall'attacco terrorista fascista del 3 febbraio, in migliaia, almeno 30000, sono scesi in strada per manifestare contro ogni razzismo, fascismo, sessismo. Per le vittime dell'attentato: Jennifer, Gideon, Omar, Wilson, Mahamadou e Festus. Tantissime persone hanno invaso le strade nonostante i tentativi istituzionali di fermare questa manifestazione, nonostante i tatticismi elettorali dei vertici delle grandi organizzazioni della “sinistra” subordinate al Pd.
In questi giorni, in queste ore, hanno cercato in tutti i modi e con tutti gli strumenti possibili di vietare la legittima volontà di manifestare dopo il gravissimo attacco di matrice fascista della scorsa settimana. Dal sindaco di Macerata al Ministro degli Interni ci hanno “invitati alla responsabilità” di chi dovrebbe cedere all’odio razzista e fascista, organizzazioni nazionali che non riescono a guardare oltre il proprio naso si sono arrogati il diritto di sospendere una manifestazione che era già realtà collettiva.
"Ringrazio Anpi, Cgil, Libera, Arci e le altre associazioni per avere rinviato la manifestazione del 10 febbraio raccogliendo l'appello del sindaco di Macerata. Hanno fatto un atto di amore verso la comunità. Mi auguro che anche le altre organizzazioni che hanno fatto richiesta di svolgimento manifestazioni accolgano la richiesta del sindaco. Se risponderanno positivamente sarà dimostrazione di responsabilità da parte loro, se così non fosse ci penserà il ministero dell'Interno a impedire che si faccia la manifestazione". (Marco Minniti).
A poche ore dalla tentata strage fascista è già in opera un tentativo di normalizzazione da parte dei mezzi di informazione e dei vari politicanti, il 4 marzo si avvicina ed il clima già nauseabondo di suo tocca livelli tragici. Il fascista viene chiamato folle e già si ammicca a possibili problemi psichiatrici, “ha sbagliato ma…” è il terribile incipit che trova sempre più spazio all’inizio di ogni commento su quanto accaduto, quando le stesse forze dell’ordine descrivono Traini al momento dell’arresto come “lucido e freddo”.
Trattare quanto successo a Macerata come l’ennesimo caso di cronaca in cui un folle si fa “giustizia” da solo è parte integrante del clima politico, sociale e culturale che stiamo vivendo da anni.
Chi oggi ha sparato per le strade della città ha un profilo politico chiaro: candidato della Lega alle amministrative, tatuaggio che richiama a Terza Posizione in fronte, frequentazioni in vari ambienti di estrema destra, al momento dell’arresto ha fatto il saluto romano con il tricolore legato al collo. Si tratta chiaramente di un’azione di matrice fascista: un fascista ha sparato a persone indifese che passeggiavano.