Il 20 e 21 gennaio scorsi abbiamo tenuto al CSA
Sisma il laboratorio Raccontare i venti, “due giorni di esperimenti narrativi
intorno a documenti d’archivio”. Nel corso del laboratorio, a cura di Wu Ming
2, siamo partiti da fonti provenienti dalla ventennale storia del Centro
sociale Sisma per parlare di narrazioni, immaginario, fonti d’archivio, storie
collettive.
Il lavoro sui documenti del passato si è
contaminato con il racconto del presente e l'immaginazione del futuro: le
narrazioni plasmano la realtà in un mutuo scambio di autorigenerazione che
spesso, lo viviamo nelle nostre città, sovradeterminano la vita quotidiana. Le
narrazioni modificano i nostri meccanismi di pensiero e quanto percepiamo
dipende molto spesso da come “ci raccontiamo la storia” che stiamo vivendo.
Come lavora sull’immaginario il capitalismo? Come lo percepiscono i movimenti e
perché molto spesso si rischia di darne una visione fin troppo semplicistica e
statica? Come si combattono le narrazioni tossiche su terremoto, migranti, lavoro?
E’ possibile aggirare le cronache propinate ogni giorno dal mainstream? Sono
solo alcune delle domande che abbiamo affrontato cercando strumenti teorici e
pratici appropriati e scoprendo, o forse semplicemente ri-scoprendo, che le storie partono sempre dai
conflitti.
Quello che nessuno di noi avrebbe potuto
immaginare è che avremmo avuto l’occasione di testare quanto approfondito nel
giro di pochissimi giorni. A partire dal 3 febbraio, con l’attentato fascista
nella nostra città, e con la successiva settimana che si è conclusa con la
grande manifestazione nazionale dei movimenti del 10 febbraio, nessuna delle
singole parole spese nel corso del laboratorio è stata vana. A testimonianza
del fatto che, cosa solo apparentemente ovvia, momenti di approfondimento sulle
storie collettive e sulla loro narrazione passata e futura sono non solo
necessari ma imprescindibili.
La due giorni di laboratorio si è conclusa con
un incontro pubblico nella serata di domenica, in cui abbiamo provato, grazie a
Wu Ming 2, a sviscerare ulteriormente le zone grigie ed allo stesso tempo le
potenzialità che si nascondono dietro racconti e narrazioni. Con la promessa
che "Raccontare i venti" è solo il punto di partenza di un lavoro più
ampio che possa ridare concretezza ad un immaginario comune, ribelle, vivo,
capace di utilizzare racconti, utopie e distopie per modificare insieme il
presente e non arrendersi alle narrazioni tossiche del passato, del presente e
di un futuro descritto come apocalittico che invece non è ancora stato scritto.
Quello che vi proponiamo è l’audio integrale
dell’incontro conclusivo del laboratorio, buon ascolto.
Raccontare i venti: http://www.csasisma.org/2017/12/fantarchivio-raccontare-i-venti.html
Wu Ming Foundation: https://www.wumingfoundation.com/giap/che-cose-la-wu-ming-foundation/